Autore: Jonathan Coe
Giudizio: ***
Quattro generazioni di una famiglia inglese la cui storia attraversa il periodo che va dalla seconda guerra mondiale alla pandemia. Vite scandite tra eventi caposaldo che si succedono nella nazione e nel sobborgo la cui economia è fondata sulla fabbrica di cioccolata, immancabile, eterna, come la famiglia reale che aleggia nelle vite di tutti i sudditi inglesi.
Si parte dalla guerra e si passa dai mondiali di calcio casalinghi per arrivare all'uscita dall'Europa. Un conflitto perenne tra la tradizione inglese e ciò che non è inserito ed assimilato da questa tradizione. L'orgoglio della migliore cioccolata inglese reputata però inadeguata da francesi, belgi, tedeschi. Quei tedeschi che, ancora in molti, ritengono i nemici. La supposta grandezza di un popolo che non è più la grandezza della nazione. In tutto questo si inseriscono le contraddizioni caratteriali e di propensione alla vita dei tre fratelli che sono la sintesi dell'evoluzione subita del paese.
Vicende piane ed allo stesso tempo grandiose che mostrano come storia e tradizione possano essere il mezzo per appianare differenze oppure per enfatizzarle. La cioccolata, che nemmeno nei tempi di guerra doveva mancare, ha una formula depotenziata che soddisfa gli inglesi, ma non i disciplinari europei. È la tradizione ad avere la meglio: in suo nome fa accettare il "depotenziamento" generale, non solo quello degli ingredienti della cioccolata. Così è stato, così è, così sarà con tutte le contraddizioni e le sorprese che questo atteggiamento comporta.