Autore: Stefano Scrima
Giudizio: ***
Se è vero che siamo detentori e padroni del nostro destino allora è vero anche che l'ozio potrebbe appartenerci, se solo lo volessimo. L'ozio che produce felicità e non l'ozio svagato pieno di
soli vuoti. Quanto è bello svegliarsi e sapere che puoi goderti 10 minuti nel tepore del tuo letto perché questo ti rende felice? Oppure trovare momenti da trascorrere nel fare quello che ti
piace?
L'ozio è definito padre di tutti i vizi e nulla impedisce che sia un buon padre di famiglia. Il culto del lavoro ha rubato libertà ai lavoratori dipendenti ed arricchito in modo spropositato chi
può comprare il lavoro altrui. E se c'è chi lavora tanto, al contempo c'è anche chi è disoccupato.
Esiste una grande differenza tra lavorare per vivere e vivere per lavorare, l'inversione degli addendi muta il risultato ed il significato che, nel secondo caso, porta alla schiavitù del lavoro
gratuito e senza orario: mandare e-mail a mezzanotte serve per mettersi avanti su cose che avresti potuto e dovuto fare l'indomani. Ma perché lo hai fatto?
In parte perché nella precarietà nasce la paura di perdere il posto di lavoro e l'impossibilità di potersi concedere il riposo per paura di non essere capace di mantenersi (da cui lavorare da
casa nelle ore di riposo). In parte perché il lavoro è tanto è però lo devi sbrigare tu da solo. In parte perché questo comportamento tutti se lo aspettano, chiamiamolo eccesso di zelo.
I più fortunati, e talentuosi, si trovano nella straordinaria conduzione per cui fanno un lavoro che a loro piace. Per questi non v'è limite al piacere di poter lavorare anche 12 ore al giorno.
Ma sono la minoranza e per la maggior parte di noi non è così.
Una lettura leggera, giocata tra le aspirazioni e contraddizioni contemporanee ed il pensiero di padri nobili della "teoria dell'ozio" come condizione dell'umano e non condizione del reietto
dalla società da emarginare. La pigrizia può condurre alla felicità quando è una scelta libera e consapevole. Ed in tutto questo possono essere di aiuto la playlist e la bibliografia essenziale
proposte in appendice ed espressamente dedicate al pigro. Buona lettura oziosa a tutti.