Autore: Chuck Palahniuk
Giudizio: ***
Questa è una fiaba che racconta di un ultraterreno inferno in cui si trova, suo malgrado, una tredicenne grassottella e dalla vita irreprensibile, ma uccisa da una overdose di marjuana. Una vita
agiata e ricca, piena di esempi, e controesempi, di comportamenti politicamente corretti e scorretti adottati da amici e soprattutto dai genitori. Questi ultimi, straricchi, le hanno dato tutto
il possibile senza darle il necessario perché più impegnati nelle loro vite che nella sua vita. Ma è troppo tardi e la sua morte, inaspettata per una ragazzina che si è sempre sottratta alla
chimica proposta dalla madre, sarà la fine ed una nuova opportunità.
Un inferno letteralmente infernale, pieno di liquami, odori e sofferenze, eppure si scopre che l'aldilà può comunicare con l'aldiqua attraverso quanto di più peccaminoso si possa immaginare. Ma
Madison, la protagonista, per sorte o per coraggio riesce a costruirsi un futuro là dove c'è solo la dannazione eterna. E sappiate che per andare a tenere compagnia a Madison non è necessario
essere Hitler o Gengis Khan, basta molto meno, riteniamoci tutti avvertiti.
Impeccabili i tentativi di dialogo che Madison cerca di instaurare con Satana in persona e malvagità ad ogni capitolo. Dialoghi sempre inevasi, ma giustificati poi, dopo, in un'altra vita e non
quella della reincarnazione tanto cara ai genitori. Madison si trova a guidare una piccola gang di ragazzini che possono fare all'inferno quello che non sono riusciti a fare in vita. Una fiaba
dei buoni sentimenti, avvolta nell'ineludibilità della morte: è un etto e dieci grammi, lascio? Quel che non ammazza, ingrassa.