Autore: Michel Houellembecq
Giudizio: ****
Conoscere Schopenhauer è una ricchezza in sé. Sintesi estrema di questo libricino, forse troppo "leggero", però al tempo stesso molto denso.
Il mondo è la rappresentazione che do di esso. Questa non deriva dall'esperienza, ma dall'elaborazione del mio intelletto, quindi soggettiva. La rappresentazione è influenzata della mia volontà
(interessi, passioni, piaceri).
Per raggiungere l'"oggettività" dell'idea di un oggetto si deve andare oltre l'"invadenza" della volontà. Gli artisti, almeno quelli che hanno la capacità di rivolgere uno sguardo attento alle
cose e di non restare invischiati nella volontà di successo, fama, ricchezza, sono coloro che potranno osservare e portare l'oggetto ad "idea" e non assumerne la rappresentazione dettata dalla
volontà.
Siamo tutti soggetti alla nostra volontà. Il mondo è soggetto alla volontà, alle nostre passioni che possono essere alte come amore e bellezza, ma che vengono sempre trascinate verso l'universo
disgustoso, spesso atroce, nel quale ci sono malattie e violenze e sofferenze. Una volontà che non può avere un senso precostituito se non la volontà della natura che rende la vita una
sofferenza. È luogo comune che i più semplici, i più stupidi, sono quelli che soffrono meno perché non comprendono appieno ciò che li circonda, ma nessuno comunque li invidierà.
Gli animali invece subiscono sofferenze atroci per la semplice volontà di vivere perché la volontà della natura li porta ad essere prede e predatori e comunque sempre prede di altri
predatori.
L'assenza di ogni fine e limite è essenziale alla volontà in sé che è una tensione infinita senza limite: ogni fine raggiunto è inizio di un nuovo fine e così via, all'infinito. La manifestazione
della volontà della natura è un flusso infinito. E lo stesso vale per i desideri umani: gli sforzi sono tesi a raggiungere un fine che tale non è, ma risulta solo un passaggio verso un nuovo
fine. Un continuo divenire del quale non è dato conoscere un senso se non attraverso la manifestazione della volontà.
La lettura di questo libro sono due ore di tempo ben spese in presenza di Schopenhauer.