Autore: Giana Anguissola, Giancarla Mursia
Re
Giudizio: ****
Sei un bambino di 8 anni e ti attardi a giocare con i tuoi
coetanei. Non sei vicino a casa e quando saluti l'ultimo amico chiamato dalla mamma affacciata alla finestra realizzi che a casa tutta la famiglia ti sta aspettando. Devi escogitare una strategia
per il processo che ti attende, non puoi mica dichiarare apertamente che hai contravvenuto i precisi ordini del babbo per distrazione o noncuranza. Deve essere successo qualcosa di imponderabile
e completamente fuori dal tuo controllo per farti tardare così tanto. Solo una bugia ti può salvare, che altro? Ma deve essere una bugia veramente forte, sennò non servirà a nulla. E la bugia a
cui pensi sarà talmente forte che cambierà i destini della tua esistenza.
Questa è la storia di un bimbo bugiardo per necessità e
diventato sincero per paura. Talmente ligio alla missione della sincerità da creare scompiglio nella vita familiare perché non trova il senso della misura che la verità deve avere. L'ottenne
scopre, a sue spese, che la verità è bene gestirla attraverso elementi di vaghezza, senza volerla gestire con puntigliosa pignoleria. Il tema che descrive il nuovo maestro come meno bravo del
precedente, o riferirsi alla vicina di casa come la "vecchia strega" così come è d'uso comune fare da parte dei genitori mette a repentaglio il preziosissimo dono conquistato diventando
finalmente sincero.
Avevo 11 anni quando lo lessi per la prima volta ed oggi, che ne ho "pochi" di più, mi sono divertito a rileggerlo con mia figlia.