Autore: Giorgio Falco
Giudizio: ****
Noi mangiavamo le mele solo nello strudel, prima.
Una vita cadenzata da fatti indisponibili, che si attengono alla ricostruzione della tua memoria che può dimostrarsi una "truffaldina preterintenzionale" e condurre all'errore involontario.
Esiste un prima ed esiste un poi. Forse meglio sarebbe dimenticare? Forse meglio sarebbe vivere il presente? Forse meglio sarebbe costruirsi un futuro diverso? Non esiste la risposta ad una
domanda che non può escludere le altre e quindi non può prescindere dall'esistenza di diverse risposte inconciliabili.
Una famiglia tedesca attraversa il '900 e ne asseconda i mutamenti attraverso le scelte individuali. Un nonno mutilato nella prima guerra mondiale che sposa il "sacrosanto" sogno hitleriano.
L'altro nonno che pratica l'arte del fabbro come punto centrale della sua esistenza perché solo a quello è interessato. Un padre che vuole e sa fare il giornalista, ma che si trova suo malgrado e
senza opporsi a dover gestire la propaganda nazista. Una vita agiata che cambia in modo repentino per problemi di salute della madre e per problemi di "salute" di una nazione. In questo contesto
si trovano catapultate le gemelle Hilde ed Helga Hinner. Lo fanno seguendo traiettorie diverse, accarezzando prospettive e comportamenti molto lontani tra loro che le porteranno a Merano, a
Milano, a Milano Marittima del secondo dopoguerra.
Un libro che abbraccia la ricostruzione di una nazione, l'Italia, attraverso l'equilibrio di una famiglia che sa uscire dalle proprie macerie, ma non sempre.