Autore: Fabrizio Cavazzuti
Giudizio: ***
Se non fosse per i ringraziamenti finali il lettore potrebbe sentirsi tirato in ballo: ma chi, io? Hai detto a me?
Ovviamente no, il maledetto è Elvis e non parliamo del re del rock 'n' roll che la vox complotti vuole vivo, felice e pasciuto su un'isola. Però, di volta in volta, l'oggetto della maledizione
può diventare il destino cinico e baro, il detective privato che ti controlla, il vecchio montanaro, l'orafo, il poliziotto, il primario, il marito fedifrago, il nullafacente, l'amore non
corrisposto, la solitudine, l'amico perduto, la famiglia cinese, la prostituta dell'est, la giusta giustizia, l'amante del padre deceduto, la scelta sbagliata, la finanza, la stampa... una vasta
gamma di maledizioni "prêt-à-porter" messe a disposizione, all'occorrenza, dal bazar del vivere. Queste maledizioni restano racchiuse nella trama da un soffocante caldo estivo (maledetto!) e
dall'esigenza salvifica di trovare la verità suprema (maledetta?). Verità che può essere gradevole e vittoriosa o che può lasciare un retrogusto amaro con i risvolti sfrangiati che fanno
trasparire una soluzione che la verità non indica automaticamente, ma che tu devi scegliere: maledizione!
Tre vicende investigative si sovrappongono e si rincorrono nell'agosto caldo e solitario, ma non troppo, di Elvis, un amore non corrisposto ed un amore che nasce da un passato remoto quando Elvis
fu protagonista ed artefice, a sua insaputa, della scelta di vita di una persona. L'esempio può collocarti su un piedistallo dal quale basta poco per cadere. Se poi ci si aggiunge un pizzico di
odio che muove le pedine a tuo danno la caduta è dietro l'angolo e non c'è difesa che possa resistere se non l'attacco degli angeli di Elvis.