Finalmente l'ONU approva una moratoria contro la pena di morte. I passi in avanti della civiltà sono lunghi e lenti, ma con questo voto un importante tassello per migliorare i diritti umani è
stato fatto.
Peccato che questo ottimo risultato sia offuscato da un "insensato" editoriale a "otto e mezzo" di Giuliano Ferrara che cerca, con l'arma della retorica da vecchio clericale, di equiparare aborto e
pena di morte. Un penoso e patetico tentativo di far sentire il telespettatore in colpa per la felicità della notizia del voto dell'ONU. Predica degna di un vecchio parroco che cerca di instillare il
senso di colpa tra i fedeli per qualsiasi questione che non si attenga alla più ortodossa delle interpretazioni delle Sacre Scritture.
L'operazione di Ferrara è evidente: siccome una cosa sacrosanta è stata ottenuta grazie all'intervento di un governo a lui inviso allora cerca almeno di instillare il malcontento su una questione che
anche i cattolici condividerebbero in pieno. Ancora una volta Ferrara mostra la strumentalità delle sue tesi... e qualcuno lo ritiene anche un intellettuale di prestigio...