Nel numero 38 del 5/10/2006 del settimanale "Diario" è apparso un articolo, a firma del direttore Enrico Deaglio intitolato "Complotto dell'11/9? Una boiata pazzesca". Prendendo spunto dalla di
poco antecedente puntata della trasmissione televisiva "Report", andata in onda su RAI 3 il 24/9/2006, Deaglio analizza da un punto di vista "altro" i fatti dell'11 settembre 2001.
Il punto di vista scelto da "Diario" è un'inchiesta fatta dalla rivista "Popular Mechanics" che, in buona sostanza, smonta le tesi complottiste e sostiene che la versione ufficiale del crollo delle
torri gemelle è verosimile (vera?). Di conseguenza le teorie complottiste su esplosioni pilotate, mancato decollo di caccia USA, missili che colpirono il Pentagono, sono tutte smentite da una più
attenta e corretta analisi dei fatti che, evidentemente, i complottisti non fanno o non hanno fatto. Il direttore e la testata mostrano un po' di quello che potrebbe definirsi "coda di paglia"
alleggerendo la questione e ponendo ai lettori un'improbabile domanda: "Ma allora anche Diario è pagato dalla CIA?". Come per dire: "Noi scriviamo questo, ma perché è la CIA a farcelo scrivere",
oppure "Cavolo, se anche Diario va dietro alle tesi governative USA, che mezzi abbiamo per avere un'informazione realmente oggettiva?". Insomma, detto senza offesa e utilizzando un francesismo con
questa domanda "Diario" fa un po' il paraculo
Eppure ... come credo Deaglio si attendesse la pubblicazione di questo articolo ha scatenato un gran numero di "reazioni" tra i lettori della rivista che si sono concretizzate con una "valanga" di
mail, a sentire la redazione di "Diario", che ha costretto nel numero successivo (39/40 del 13/10/2006) ad un aumento del numero di pagine per la pubblicazione di alcune di queste mail ed
all'intervento "in soccorso" del noto giornalista "antibufale" e "complottista pentito" Paolo Attivissimo. Del resto se la tesi complottista è una bufala chi meglio di Attivissimo può smontarla?
A questo punto devo fare una piccola digressione necessaria per poter scrivere quello che seguirà senza possibili fraintendimenti.
Io ho profondissima stima di Deaglio. Insieme ai suoi collaboratori confeziona settimanalmente un giornale in grado di dare spunti di riflessione, informazioni, analisi e risposte che nella maggior
parte dei casi il lettore italiano non trova da altre parti. Credo sia un giornale fatto con cura e non lasciato al caso per volere dello sponsor commerciale p dello sponsor politico. E' una gran
bella lettura e devo dire che gran parte del merito va proprio a Deaglio che lo dirige e che ne è stato l'ispiratore. Non è un caso questa mia testimonianza di affetto.
Per descrivere le attività di Attivissimo invece sono davvero in difficoltà ... quando si dice nomen omen. Per me più che un giornalista è una figura
mitologica! Infatti tutte le volte che mi imbatto nel servizio antibufala, oppure ogni volta
che mi capita di leggere sue cose mi chiedo: ma quando trova il tempo per dormire e mangiare? Credo che sia, giustamente, un punto di riferimento imprescindibile per gli utenti della rete italiana:
aiuta ad orientarsi in un mondo che spesso ci vede come fruitori inconsapevoli e spiega in modo piano cose che apparentemente sono riservate ai "sacerdoti della tecnologia". Per chi volesse
approfondire la mole di lavoro di Attivissimo può trovare qualcosa su wikipedia.
A queste due "fotografie" dei giornalisti che hanno trattato la vicenda sull'11 settembre su "Diario" devo aggiungere che io non ho titoli tecnici per entrare nel merito dei fatti raccontati: non
sono un fisico, non sono un ingegnere edile, non sono un perito balistico, ecc., caratteristiche che credo mi accomunino a Deaglio ed Attivissimo. Nonostante questo, come loro, mi sento di fare
alcune considerazioni sugli eventi del tragico 11 settembre 2001 che prescindono dagli aspetti "tecnici" dei drammatici eventi.
Ovviamente io non posso scrivere "io so" però, in tutta onestà, posso descrivere alcuni ragionamenti che mi frullano per la testa. Questi pensieri mi conducono a sostenere che, anche se di complotto
non si è trattato, possiamo almeno dire che c'è stata una "negligenza colposa" nella prevenzione e nella gestione degli eventi. Lo stesso Attivissimo sostiene che negare che i filoni complottisti che
vanno per la maggiore siano verosimili non significa avallare le tesi governative. Infatti anche queste sono piene di lacune analoghe a quelle che Deaglio ed Attivissimo descrivono essere presenti
nelle tesi del fronte complottista.
Innanzi tutto la prima cosa che mi viene da chiedermi, come in un qualsiasi giallo, è: chi ci guadagna con l'attentato? Ovvero chi ha un reale movente nell'omicidio di massa a cui abbiamo
assistito?
Mi pare innegabile che G.W. Bush, ed il suo staff, sia colui che ne trae i maggiori "benefici". Fino all'11/9/2001 è un presidente che ha vinto le elezioni per una manciata di voti, grazie a
probabili brogli elettorali (sono sempre i complottisti a sostenere queste voci, oppure è reale che in Florida una gran parte della popolazione ispanica sia stata esclusa dal voto e pure chi ha
votato lo ha fatto con macchine che non garantiscono l'assoluta certezza di assegnazione del voto? Mi pare di ricordare che proprio "Diario" pubblicò un interessante articolo su questo argomento).
Dopo quella data Bush diventa improvvisamente ed apparentemente senza meriti particolari il presidente di tutti gli americani ed anche di qualche italiano (vedi Ferrara), schizzando nel gradimento a
percentuali di tipo bulgaro, che certo non si addicono alla tradizione liberale degli USA.
Bush ha mano libera su tutto. Il Congresso non può certo negare l'ok alle proposte del presidente in un momento così delicato con la nazione sotto attacco. Le richieste in termini di spese militari
vengono soddisfatte in tempi rapidissimi e quindi parte la rincorsa agli armamenti ed alle guerre che, guarda caso, sono nel "portafoglio" elettorale del vicepresidente Cheney e del ministro della
difesa (meglio sarebbe chiamarlo ministro della guerra) Rumsfeld.
Si inizia in Afghanistan, perché Bin Laden è là (lo dice la CIA, sarà mica un complotto anche questo?) e perché si devono salvare le apparenze. Però, nonostante le tecnologie intelligenti, Bin Laden,
in dialisi (è sempre la CIA che ce lo dice), scappa insieme all'amico mullah Omar (questo è guercio, ma corre in moto come Valentino Rossi!). Poi la corsa non può certo arrestarsi e continua passando
all'Iraq con le seguenti motivazioni:
- ha appoggiato gli attentati alle torri gemelle
- è in possesso di armi di distruzione di massa
- è un tiranno che deve essere deposto
Posto che le prime due ipotesi si sono dimostrate false nonostante la grande messa in scena del segretario di stato Powell che mostrò all'ONU la boccetta con cui Hussein avrebbe potuto annientare
New York (a proposito che fine avrà fatto questo mentitore spudorato? Anche lui farà parte della congrega dei complottisti?), la terza ipotesi ha un indubbio fondo di verità. Però non si capisce bene
che differenza ci sia tra il tiranno Hussein che stermina i kurdi ed il presidente democraticamente eletto Bush che stermina gli iraqeni.
Il movente c'è e c'è anche una "strana amicizia" che lega la famiglia Bush a Bin Laden. Vuoi vedere che per far apparire più "verosimili" le cose gli attentatori sono realmente dei fanatici
terroristi e che pur avendone la possibilità l'intelligence USA, in qualche modo pilotata, non ha mosso un solo dito? Questa potrebbe rientrare nell'ipotesi di negligenza colposa. E mi pare che
circoli un documento dell'FBI che in qualche modo attesti la presenza di un'informativa che non indusse i responsabili ad aumentare i livelli di allerta. Di questo "Diario" non parla.
Ma veniamo al momento della strage. Due aerei colpiscono "trasversalmente" due torri. La mia logica, ed il comportamento delle costruzioni di mia figlia, vorrebbero che almeno i tronconi finali degli
edifici non collassino verticalmente, ma abbiano una certa "inclinazione" rispetto alla verticale. Certo non è con i lego che si possono simulare gli impatti di due aerei passeggeri sulle torri
gemelle. Comunque le cose non andarono come mi sarei apsettatio io ed a tal proposito i complottisti sostengono che la velocità di caduta degli eidifici che collassano è stata superiore alla velocità
di caduta libera. Se a questo aggiungiamo che un edificio di 32 piani in Spagna, colpito anch'esso da un aereo, bruciò per 24 ore senza collassare e dopo che i vigili del fuoco abbero domato gli
incendi risultava integro nello scheletro certo qualche domanda potremmo farcela. Le torre gemelle non bruciarono per più di 2 ore prima di collassare completamente!
A risposta di queste tesi non ho letto repliche su "Diario".
Un altro filone complottista sostiene che il Pentagono non è stato colpito da un aereo, ma da un missile. Popper, circa la scienza, e di questo effettivamente stiamo parlando, sosteneva che per
quanto numerose siano le osservazioni sperimentali che dimostrano la validità di una teoria non sono mai in grado di dimostrarla definitivamente perché un solo controesempio potrà annullare la teoria
stessa. Se questo è vero per i complottisti è vero anche per la tesi governativa. Anche perché "stranamente" di questo impatto il governo USA ha prodotto un solo frammento e grazie a pressioni
dell'opinione pubblica. Appare assai strano che l'edificio del Pentagono abbia una sola telecamere di sorveglianza. Anche qui rientriamo nel caso di negligenza colposa?
In merito alla mancata reazione dell'aviazione USA su "Diario" si sostiene che, avendo i terroristi spento i transponder (apparati che identificano per i controllori di volo i singoli aerei), i
controllori non erano più in grado di identificare la posizione degli aerei dirattati. Io credo che una situazione di questo tipo (4 aerei che spariscono dal tracciato radar praticamente nello stesso
istante) non sia la norma negli USA, anche se circolano centinaia di aerei al giorno. Anche in questo caso, se vi furono ritardi nella catena di comando, non potrebbe trattarsi di negligenza colposa?
Infatti nei giorni scorsi un aereo da turismo pilotato da una stella del baseball, si è schiantato contro un grattacielo. Le cose sono indubbiamente migliorate, perché nel giro di 5 anni l'aviazione
USA è stata in grado di far sollevare caccia da guerra in tutto il territoria nazionale.
Come premesso io non sono in grado di "esporre" la verità. Sono però in grado di produrre "ragionevoli" dubbi sull'operato della classe dirigente USA in corrispondenza dei tragici fatti del
11/9/2001. Certo Attivissimo e Deaglio sono in grado di sbugiardare complottisti in malafede che hanno chiaramente falsificato immagini e dati per garantirsi la "loro verità", ma mentre questo lo
possiamo verificare perché i dati falsificati sono sotto i nostri occhi, certamente non possiamo verificare le eventuali falsificazioni che stanno nei documenti classificati come segreto di
stato.
Purtroppo la storia ci insegna che in altre occasioni gli apparati, più o meno deviati, abbiano prodotto disinformazione per garantirsi un cortina di fumo che nascondesse la verità. I mistei di
Italia sono tali anche per colpa di tanti "interessati" testimoni che hanno depistato indagini e nascosto fatti reali. La stranezza di questa vicenda è quindi data dal fatto che, come sostiene anche
Attivissimo, alla fine il gioco dei complottisti in malafede, ammesso che ci sia una macchinazione a monte, torna assolutamente a favore di chi vuole nascondere la verità. Che "Diario" faccia parte
del "gioco" è inevitabile spero solo che continui a giocare a "carte scoperte" come ha fatto fino ad oggi.
Approfondimenti:
Il video della puntata di Report del 24/9/2006
http://www.media.rai.it/mpmedia/0,,report%5E10616,00.html
Il testo della puntata di Report del 24/9/2006 http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E1068103,00.html
Il materiale prodotto da Attivissimo
http://www.attivissimo.net/11settembre/index.htm